Pag 5 - Liudmila

 

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                                                                                                                                                                LIUDMILA

 

 

Krylov si interruppe e disse : “ prima di continuare questa storia, devi sapere cosa succedeva nel frattempo ,dall’altra parte della Russia.”

In questo libro è descritto molto bene il fiume Volga, crogiolo di razze e madre di tutti i fiumi russi.

Si dice che lungo il percorso di questo immenso fiume vivano le donne piu belle di tutta la Russia. Giovani con gambe slanciate, capelli biondi, e occhi azzurri che sembrano sempre sorridere. Liudmila era una di queste.

 

Liudmila

 

Nata alla foce del Volga nella città di Astrakan nel dicembre del 1972. Figlia unica, abitava con la sua famiglia vicino alla chiesa ortodossa della Santissima Trinità. D’inverno sotto la neve, le sue tre cupole a cipolla, si specchiavano nel grande fiume rendendo il paesaggio surreale. Dall’età di sei anni, frequentava la scuola di danza, nell’unico teatro della città.

Era nata per ballare, aveva una grazia nei movimenti che nessun altra allieva possedeva .La soprannominavano la “babocka”(1); perché mentre ballava sembrava che veleggiasse nell'aria. Era molto felice dei suoi miglioramenti ormai erano sei anni che frequentava il teatro di danza. Gli dicevano sempre, un giorno ballerai con il grande Nurajev. Ma un pomeriggio d’estate con un cielo di un azzurro purissimo a farle da sfondo, arrivò una brutta notizia che le spezzò le ali. I suoi genitori erano morti in un incidente d’auto mentre tornavano da Volgograd. In realtà erano stati deportati in Siberia , perché erano scomodi a qualcuno e lei lo venne a sapere più tardi a 23 anni.

 

Da quel giorno smise di danzare, fu costretta a trovarsi un lavoro per mantenersi e per continuare gli studi. Nel frattempo era ospite di una “babushka” amica dei suoi genitori. La sera tornava a casa stanca ed era solita appoggiarsi nell’unica poltrona della stanza con le gambe accavallate ,vestaglia aperta, occhi chiusi e concentrata su quella strada dove era avvenuta quella tragedia. Aveva sempre adorato i suoi genitori.

 

Suo padre per la sua grande intelligenza sul lavoro e per l’immenso bene che lui aveva per lei. Sua mamma per la sua bellezza, irrequietezza e per la sua infinita bontà. Stava diventando una donna insicura e fragile senza la guida dei suoi genitori.

 

A quindici anni,frequentava delle amicizie un po balorde e finì col rimanere incinta da uno sconosciuto che aveva incontrato in discoteca.

 

Masha, lo sconosciuto, aveva appena finito gli studi di avvocato, e non aveva intenzione di sposarsi; per un po di anni voleva ancora divertirsi. La sua famiglia invece obbligò tutte due al matrimonio. Andarono a vivere in un piccolo appartamento al dodicesimo piano di un vecchio condominio. I primi sei mesi filò tutto liscio , ma poi fece come quasi tutti i russi sposati; andò a cercare un’amante. Lei lo sapeva ma non aveva il coraggio di opporsi e così continuò a vivere la sua vita tranquillamente. L’anno successivo arrivò il secondo figlio e cominciarono i problemi. I soldi cominciavano a scarseggiare , Masha lavorava poco e spendeva molto per la sua amante. Liudmila decise di trovarsi un lavoro come sarta per aiutare la famiglia.

 

Dopo un po di mesi sembrava che le cose iniziassero a funzionare bene, ma ad un certo punto Mascha inspiegabilmente decise di abbandonare Liudmila, e i figli e di andare a vivere con la sua amante.

 

Cosi per la seconda volta a Liudmila crollò il mondo addosso. Ancora una volta era stata abbandonata dal destino. Era sola.

 

Suo marito ogni fine settimana veniva a trovare i bambini , ma non tirava fuori neanche un rublo per farli mangiare con la scusa che aveva poco lavoro . Però era geloso di Liudmila e le proibiva di trovarsi un altro uomo. Durante la settimana la faceva pedinare dai suoi amici così sapeva sempre dove e chi incontrava.

 

Nonostante questo controllo, lei decise che sarebbe andata a letto con chiunque le fosse capitato a tiro. Piano piano entrò nel giro delle due discoteche della città anche perché era l'unico posto dove poteva ballare. Invitò a casa sua , il capo della sorveglianza , e poi anche amici degli amici, che alla fine risultò essere dei mafiosi. Ma questo non la sconvolse, anzi era contenta perché con questa gente suo marito restava alla larga da lei, e iniziava a rispettarla.

 

 

 

(1)-Farfalla

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento Sabato 01 Agosto 2015 11:29