Pag 3 - Pietro il grande

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Sanct-Piterburg ,12/01/1825              

Nel 1703 Pietro I detto il Grande voleva assicurare alla Russia un avamposto sul Mar Baltico, che fosse un centro di carattere europeo. Costruì tra molte difficoltà e con grandi perdite di vite umane, anche a causa del clima malsano della zona paludosa, una grande città.Vi lavorarono i migliori architetti russi e stranieri sopratutto italiani, ingegneri, scienziati,fabbri,artisti,armaioli;  rendendola bellissima e unica, aperta a tutte le influenze europee.Sorgeva sul delta del fiume Neva, su quarantadue isole, in un intrico di sessantacinque fiumi e canali .È diventata una delle città più belle del mondo oltre che una delle più ricche dal punto di vista culturale.

Centoventidue anni dopo la sua nascita, in un palazzo del centro cittadino, si stava tenendo una riunione privata di un gruppo di letterati e Kostantin Batjuscov terminava il suo discorso su questa città destinata alla gloria:”Qui sarà la città, Sant-Piterburg ” , disse, “ meraviglia del mondo! Qui adunerò ogni arte, ogni bellezza. Qui la natura stessa sarà vinta dalle arti e dalle scienze, dalle leggi e dai costumi civili. “

Tutti i presenti applaudirono e si congratularono con lui. In mezzo a tutte queste persone Ivan Andreyevich Krylov noto favolista che riuscì a dare tramite le sue favole, un’immagine straordinaria della società russa in tutta la sua desolazione, salutò in fretta i presenti , compreso Batjuscov e preoccupato infilò la porta di uscita.(1) Si diresse verso la sua casa con piede veloce cercando di non scivolare sulle strade ghiacciate. Era una di quelle serate con il sole basso all’orizzonte, creando mille riflessi color pastello sul ponte che stava attraversando sorvegliato da due grifoni in bronzo. Arrivato a casa, prese i suoi ultimi manoscritti ,poche cose per affrontare un lungo viaggio e la cosa più preziosa che aveva; un libro giallo di buona fattura per quei tempi ,ma molto importante per il suo contenuto.

Uscì di casa e si diresse verso la tipografia del suo quartiere controllando ogni tanto dietro le sue spalle per paura di essere seguito. Quando arrivò, trovò il negozio della tipografia aperto , perchè li si lavorava sempre fino a tarda notte.. Entrò e la direttrice Ekaterina Sumarokova lo riconobbe subito e lo salutò:” Signor Ivan Andreyevich Krylov “Dobre noce”, come mai così agitato , ha forse finito un'altra delle sue meravigliose favole ?” .” Si ne ho portate due”, appoggiandole deciso sul tavolo. Devo prendere una carrozza per Moskva e ho bisogno di un po di denaro”. Ekaterina sorrise ; l'uomo più pigro di tutta la Russia per non aver scritto poemi per ben dodici anni, era di fronte a lei con due favole; incredibile. Appoggiò il foglio del giornale che aveva in mano con le ultime notizie e disse:”domani ci sarà l’inaugurazione della prima linea ferroviaria in Inghilterra, da Stockton a Darlington, ho scritto un bel articolo, dovrebbe leggerlo”.Poi prese in mano i manoscritti di Ivan , li sfogliò rapidamente e rispose :“ non posso darle molto per queste favole, ha qualcosa d'altro ?”.Ivan rispose di no , ma a lei non sfuggì il libro che spuntava dal suo sacco appoggiato per terra.“Cos’è quello disse con meraviglia “, riconoscendo subito una qualità nella carta che non aveva mai visto. ” È un libro speciale “ disse lui,: “Ma non ho intenzione di venderlo , è troppo importante per mè.”.“Per quello, potrei darle una bella cifra “ Continua lei incuriosita:“ Mi fa dare un’occhiata ?”.Ivan la guardò negli occhi, ci pensò un attimo e poi prese in mano il libro giallo ,lo mise sul tavolo e disse :”questo libro non ha prezzo, non credo che lei abbia rubli a sufficienza per pagarlo “. Ekaterina prese in mano il libro e rimase a bocca aperta dallo stupore. Non aveva mai visto niente di simile. La qualità della carta, l’impaginazione dei caratteri, la copertina, il modo in cui era rilegato .”Ma questa è un’opera d’arte !” ,esclamò !“Da dove viene !" Sicuramente non è russo e dal titolo sembrerebbe un romanzo. Ivan fece un sospiro e disse:” Amministratrice Ekaterina Sumarokova non credo che in cassaforte abbia abbastanza rubli per pagarlo !!! Qui dentro ci sono notizie che le farebbero guadagnare una carrozza piena d’oro , per esempio visto che ha parlato di treni; lo sa che qui in Russia costruiranno la linea ferroviaria più lunga del mondo ?.E si chiamerà Transiberiana !!”.Ma Ekaterina rispose :” Ivan Andreyevich Krylov non dica stupidaggini, dalle mie fonti non risulta niente di simile.“. Allora Krylov fece un sorriso e disse :“le mie notizie sono più affidabili e precise delle vostre ; e sono qui dentro “, indicando il libro .Ekaterina incuriosita e incredula, continuava a riempirlo di domande .“Ma cos’è un’ almanacco ?" “No “ rispose lui, “è un romanzo " . Così dopo le sue continue insistenze, Krylov decise di raccontarle tutta la storia .” Ekaterina Sumarokova si prepari ad ascoltare una storia meravigliosa che ha dell’incredibile “.

Un mese fa, mi trovavo in un circolo privato segreto , qui in città per incontrarmi con un gruppo di Poeti con l’ideale romanticista puro. Eravamo entusiasti e battaglieri ; durante uno dei soliti incontri mi si avvicinò il mio amico Kostantin Batjuscov che con un filo di voce ,mi fece capire che mi voleva parlare in privato. Andammo nell’altra stanza adiacente vuota e ci chiudemmo dentro. Tutto agitato mi chiese prima di tutto di non far parola con nessun altro dei compagni del circolo per non essere preso in giro, e poi iniziò a raccontarmi quello che gli era successo venti giorni prima :” Stavo passeggiando in un campo di grano appena fuori dalla città vicino ai boschi che vanno in direzione della Finlandia. A un certo punto la mia attenzione è stata attirata da un disegno sul grano. Era un grande cerchio di circa 100 metri di diametro; mi sono avvicinato e ho scoperto che il disegno aveva la forma di un cerchio perfetto,non capivo che senso avesse tutto questo. Nel centro formava un altro anello di circa mezzo metro di diametro con le spighe in piedi, all’interno del quale nascosto c’era un pacco mezzo rotto . Rimasi sorpreso anche perché non aveva senso lasciare un oggetto in campagna all’interno di quel grosso cerchio, forse come segnale per ritrovarlo in un secondo tempo? Lo rigirai tra le mani, e vidi che era indirizzato a una donna di San Pietroburgo, una città che aveva un nome simile alla nostra, ma non si riusciva a leggere l’indirizzo perché era rovinato. La data si leggeva bene ed era dello stesso giorno e dello stesso mese della data corrente; sembrava tutto normale. Comunque lo aprii e con mia sorpresa trovai un libro giallo, lessi il titolo “I fiori della steppa” e cominciai a sfogliarlo. Subito mi accorsi che c’era qualcosa di strano, ad esempio i caratteri erano diversi dal solito, le pagine di una carta mai vista prima. E poi leggendo un pezzo del racconto mi sono accorto che le date si riferivano all’anno duemila. Rimasi un pò sorpreso, chiusi il libro e ricontrollai il timbro postale. Non ci volevo credere, la data segnava il 14 novembre del 2006 . Dopo lo smarrimento iniziale feci due conti e constatai che era in avanti di appena 182 anni rispetto a noi . Pensando di aver preso un colpo di sole,lo misi sotto il braccio e mi incamminai verso casa. Arrivato in città , entrai nel mio appartamento,e cominciai subito a controllare le date del racconto. Provai a verificarne altre, ma erano tutte dal duemila in avanti. Incredibile.” Era veramente un libro arrivato dal futuro? Sembrava di sì.“ Ho voluto parlarne con te ,perchè mi sembravi la persona giusta. Gli altri colleghi mi avrebbero riso in faccia, anche perchè con la mia malattia potrebbero darmi del pazzo”. Batjuscov era affetto da una incurabile malattia mentale. Io lo assicurai che non avrei parlato agli altri e gli chiesi se potevo vederlo. Il giorno dopo andai a casa sua , aveva appena finito di nevicare e la stanza era fredda ,così per scaldarci un po’ mi offrì della Vodka che gli avevano regalato alla fabbrica lungo il fiume Neva. Con cetrioli salati innaffiati di vodka, iniziammo a leggere per capire se veramente potevamo raccontarla al circolo come storia vera. Kostantin che di passioni e gioie della vita era un esperto; perché nelle sue prose trovi sempre ,vino,amicizia e amore, mi disse : “ questa è una bellissima storia, ed è stata dedicata ad una ragazza di questa città . Nelle prime pagine c’è una dedica a lei per il suo ventottesimo compleanno. Se guardi anche lo sfondo del racconto, scoprirai quanto grande e bella è la nostra terra . E’ da sei giorni che studio questo libro soprattutto per capire come cambierà il mondo. Se tutto questo è vero , e tu dopo mi darai una conferma , allora noi siamo veramente in pericolo.” “C’era veramente questo pericolo ?” disse Katerina .

Krylov, la guardò negli occhi e rispose : “E’ per questo motivo che sto lasciando la città .”

              

 

 

(1) Storia della letteratura Russa , GIOVANNA SPENDEL Tascabili economici Newton, pag 19.