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Banca centrale

LE BANCHE CENTRALI.

 

La BC sono uno strumento molto strano nel funzionamento economico degli Stati. Esse devono essere sempre in parte ‘controllori’ e in parte ‘collaboratrici’ nella gestione monetaria degli Stati. Le funzioni ufficiali della Banca D’Italia, che ci riguarda da vicino, sono elencate nel suo sito, sono anche specificate dalla Costituzione e non è necessario che le ricopi. Poi è vero che vi sono apparentemente delle anomalie statutarie nell’esistenza delle BC di alcuni Paesi, Italia inclusa, ma esse non rivestono l’importanza che i alcuni gli attribuiscono e lo spiego in breve più avanti. Le vere storture delle BC non riguardano ciò che tecnicamente fanno, ma come lo fanno e a favore di chi, ovvero l’assenza di un effettivo potere di controllo democratico da parte dei cittadini attraverso i governi. L’esempio della FED americana è plateale. Ancora oggi, dopo lo scandaloso salvataggio a suon di trilioni di dollari delle banche truffatrici, la FED si rifiuta di rivelare persino al Congresso USA a chi ha dato che cosa. Ma questo non ci riguarda ora.

 

Come si è visto nel capitolo precedente, nei sistemi moderni lo Stato a moneta sovrana (come USA, GB, Svezia, ecc.) spende usando sempre in qualche modo la BC, che è deputata alla produzione fisica del denaro sia cartaceo che elettronico; cioè essa ‘monetizza’ la spesa dello Stato. Ma attenzione: le BC maneggiano il denaro solo DOPO che lo Stato lo ha emesso/inventato attraverso la sua spesa (emissione di titoli di Stato o accreditando dei c/c dei cittadini). Cioè, le BC è come se vestissero il denaro emesso dallo Stato con un abito formale che può essere di carta, o elettronico. Tutto qui.

 

Dunque le BC non sono le proprietarie delle monete sovrane. Né lo sono dell’euro, che come si è detto è letteralmente di nessuno, anche se tecnicamente emesso su ordine della Banca Centrale Europea (di seguito BCE).*

 

  • La BCE è parte di un sistema europeo di BC assai decentralizzato. Infatti la BCE non può emettere l’euro, né può comprare il debito degli Stati favorendone la spesa. Il potere reale è detenuto dal Consiglio Direttivo, cioè i 17 governatori delle Banche centrali nazionali dell’Eurozona più i sei membri del Comitato esecutivo. Sono loro che decidono quanti euro creare e a con che costo del denaro. La decisione di non comprare debito pubblico è demandata alle singole BC.

 

 

Abbiamo detto che la BC è deputata alla produzione fisica del denaro sia cartaceo che elettronico. Il motivo per cui le viene affidato tale compito invece che allo Stato (che può solo stampare le monetine) sta nel fatto che si voleva impedire agli Stati di farsi finanziare la spesa andando a bussare a piacimento presso le BC facendosi produrre denaro cartaceo o elettronico a casaccio. Per cui si decise che dovevano esistere dei percorsi di spesa da parte degli Stati piuttosto complessi e che necessitavano della presenza della BC. Ma questa, si badi bene, fu una scelta politica, non una necessità di bilancio, infatti abbiamo già detto (e spiegherò più avanti) che lo Stato a moneta sovrana potrebbe tranquillamente spendere semplicemente inventandosi il denaro e accreditando c/c dei cittadini senza quasi limiti.

 

Sempre nel capitolo precedente è stato spiegato come la BC interviene nella gestione delle riserve bancarie prima di tutto quando lo Stato spende, ma anche in altre istanze. Ora approfondiamo un poco cosa siano esattamente queste riserve.

 

La maggioranza delle grandi banche ha riserve tenute in c/c presso la BC del Paese di appartenenza. Queste riserve hanno alcune funzioni: primo, ogni Stato obbliga per legge le banche a tenere delle riserve di denaro come contropartita di tutto ciò che prestano (dal 2% al 6% in media); secondo quando le banche devono pareggiare i conti fra di loro, lo fanno attingendo alle proprie riserve presso la BC (se banca A stacca un assegno a banca B, pagherà con le sue riserve); terzo, servono come salvadanai dove le banche attingono per farsi dare dalla BC il contante richiesto dai cittadini (si veda sopra COS’E’ IL CONTANTE ); quarto, permettono alle banche di far business con gli Stati. Infatti le riserve bancarie aumentano solo se: il governo spende e accredita i c/c dei privati (più di quanto li tassi); se le banche vendono i titoli di Stato alla BC in cambio di moneta; se i clienti portano contanti alle banche; se la BC presta riserve alle banche (quando quelle riserve sono calate troppo). E diminuiscono solo se: le banche devono pareggiare i conti fra di loro; se comprano i titoli di Stato; se i correntisti pagano tasse allo Stato; e se essi ritirano contante. Da ciò si capisce che gli ordinari pagamenti che avvengono fra i cittadini non scalfiscono le riserve, ma sono solo denaro elettronico-­‐ aria fritta che gira fra banche su se stesso.

 

Le BC, quando stampano moneta di carta a costo irrisorio o se emettono moneta elettronica che viaggia per c/c bancari (cioè monetaaria fritta), sostengono una vera passività. Lo ribadisco qui: la BC accetta indietro come validi i contanti/moneta elettronica che ha emesso, e accredita il c/c della banca che glieli ha mandati, cioè è tenuta validare quel denaro ogni volta, ed è questo che essa deve ai cittadini, è questa la sua passività. Non ci guadagna alcunché in questo processo, oltre tutto, poiché emette aria fritta e si riprende indietro la stessa aria fritta. Il guadagno della BC sta solo nella sua abilità di comprare col suo denaro dei beni che fruttino interessi (titoli di Stato), non in quel denaro in sé.

Ho altresì già scritto che le BC terranno in mano solo i titoli di Stato che le banche commerciali gli vogliono vendere per rimpolpare le loro riserve; e sottolineo anche che la BC non possono acquistare i titoli di Stato direttamente dai governi (salvo in situazioni di estrema emergenza), ma solo sul mercato secondario, cioè comprano titoli già emessi in precedenza. Certe BC possono acquistare i titoli di Stato direttamente dai cittadini, e in questo modo forniscono di liquidità le banche dove quei cittadini hanno il loro c/c. Ricordo infine che le BC non promettono più di convertire il denaro posseduto dai cittadini in oro o altre monete forti.

 

Ma è utile dire che i proventi principali delle BC sono in genere gli interessi che guadagnano sui titoli di Stato che acquisiscono in modo indiretto (cioè titoli già in circolazione e non acquistati direttamente dal governo) e gli interessi che gli derivano dai prestiti che fanno alle riserve delle banche commerciali.

 
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